Trattato sul destino
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Il tema di questo libro è il destino, un argomento che appartiene alla dimensione interiore di ognuno di noi, a volte invocato, altre accolto, anche rifiutato ma al quale si ricorre spesso confidando nella sua misteriosità. È la storia dell’intreccio tra fede e ragione, che anima e tormenta i nostri cuori al pari dei grandi filosofi e teologi. La tematica del destino è analizzata attraverso lo studio del famoso teologo musulmano, che si presenta per la prima volta inlingua italiana. Il testo è un eccellente punto di avvio nello studio del nostro autore,in quanto ripercorre le parole del Profeta Muhammad riguardo i principi fondamentalidell’Islam, a cui tutti i fedeli devono attenersi. ha scelto quaranta detti del Profetache intendono abbracciare completamente il credo musulmano. L’opera, suddivisain quaranta capitoli, rispecchia il precedente scritto,a sua voltastrutturato in quaranta libri, sebbene in realtà sia un commento esplicativo al quartotomo. Tutto è già scritto, ma è bene posare la penna sulla carta e riempireil foglio, è bene aprire la porta del cuore ed uscire, è bene comunicare con gli altriattraverso il sorriso, il destino è dietro quella finestra, basta spostare la tenda e guardare con occhi diversi. Se qualcuno ci guarda non vorrebbe certo vederci in quiete, ma agire in qualsiasi direzione. Non si lascia un assetato senza acqua perché quello è il destino scelto per lui, ma si cerca dell’acqua per aiutarlo perché questo è il nostro destino.
Al – Gazali (1058-1111) fu un autore prolifico, si contano circa quattrocento opere anche se molte sono ad altri libri e alcune si ritengono spurie. Tra i contributi principali della sua attività si ricorda il tentativo di ravvivare la religione islamica tramite la riconciliazione tra l’ortodossia e il sufismo che egli perseguì con la stesura della sua opera più rappresentativa, la . Fondamentale la disputa che avviò, in seguito al suo L’incoerenza dei filosofi, con il filosofo Averroè ad indicare il momento teoreticamente più alto della filosofia islamica medievale.
Description
Il tema di questo libro è il destino, un argomento che appartiene alla dimensione interiore di ognuno di noi, a volte invocato, altre accolto, anche rifiutato ma al quale si ricorre spesso confidando nella sua misteriosità. È la storia dell’intreccio tra fede e ragione, che anima e tormenta i nostri cuori al pari dei grandi filosofi e teologi. La tematica del destino è analizzata attraverso lo studio del famoso teologo musulmano, che si presenta per la prima volta inlingua italiana. Il testo è un eccellente punto di avvio nello studio del nostro autore,in quanto ripercorre le parole del Profeta Muhammad riguardo i principi fondamentalidell’Islam, a cui tutti i fedeli devono attenersi. ha scelto quaranta detti del Profetache intendono abbracciare completamente il credo musulmano. L’opera, suddivisain quaranta capitoli, rispecchia il precedente scritto,a sua voltastrutturato in quaranta libri, sebbene in realtà sia un commento esplicativo al quartotomo. Tutto è già scritto, ma è bene posare la penna sulla carta e riempireil foglio, è bene aprire la porta del cuore ed uscire, è bene comunicare con gli altriattraverso il sorriso, il destino è dietro quella finestra, basta spostare la tenda e guardare con occhi diversi. Se qualcuno ci guarda non vorrebbe certo vederci in quiete, ma agire in qualsiasi direzione. Non si lascia un assetato senza acqua perché quello è il destino scelto per lui, ma si cerca dell’acqua per aiutarlo perché questo è il nostro destino.
Al – Gazali (1058-1111) fu un autore prolifico, si contano circa quattrocento opere anche se molte sono ad altri libri e alcune si ritengono spurie. Tra i contributi principali della sua attività si ricorda il tentativo di ravvivare la religione islamica tramite la riconciliazione tra l’ortodossia e il sufismo che egli perseguì con la stesura della sua opera più rappresentativa, la . Fondamentale la disputa che avviò, in seguito al suo L’incoerenza dei filosofi, con il filosofo Averroè ad indicare il momento teoreticamente più alto della filosofia islamica medievale.